Premio Letterario Nazionale
MARIA MADDALENA MORELLI
"Corilla Olimpica"
- Città di Pistoia -

II Edizione
2018

Categoria D

Primo Premio

 

Autobiografia

- Sei come un libro aperto!

Questo dicono di me, ma io non lo penso.

Un libro, si, forse lo sono, ma chiuso,

allineato insieme ai miei simili,

negli scaffali della biblioteca della vita.

Stiamo tanto stretti

Che mi è difficile leggere come siamo dentro, io e gli altri.

Vedo le copertine dei miei vicini,

ruvide di cartone o lisce, in vera pelle.

Ne annuso gli aromi,

sorgendomi leggo un nome,

un titolo sbiadito sulla costola.

Per qualche tempo mi hanno tolto

Dall’ordinata fila i miei lettori.

Hanno sfogliato le mie pagine:

certi alunni hanno trovato in me

numeri e figure,

come funzionano il cuore e

la spirale della formula chimica della vita.

Alcuni uomini, togliendomi la polvere di dosso,

mi hanno portato fuori per un po’ di tempo,

magari in tasca,

facendomi assaporare il fascino

di essere di tanto in tanto accarezzata

nel girare le mie pagine nascoste.

Poi mi hanno lasciato di nuovo in biblioteca,

disorientata, cambiandomi di posto nel catalogo.

Alcune donne mi hanno letto,

ma solo nelle prime pagine

per paura di scoprirsi uguali a me.

Ora ho deciso di venir via dagli scaffali.

Da domani, senza aspettare di essere prescelta,

sarò un e-book tecnologico,

una prima pagina sempre illuminata,

basterà sfiorarmi e … cambierò look.

Rita Parravicini (Grosseto)

Premio Letterario Nazionale
MARIA MADDALENA MORELLI
"Corilla Olimpica"
- Città di Pistoia -

II Edizione
2018

Categoria D

Secondo Premio

 

 

Viaggio nel mio mare

-lirica in rima incrociata-

 

Ho dismesso le paure e il lamento

Issato vele bianche verso Oriente

Sbirciato oltre i veti della mente

Seguito i gabbiani controvento.

 

Così mi son trovato tra le stelle

Un calcio a ieri, il binocolo sul domani

Il timone del coraggio fra le mani

A guidarmi per rovesci a catinelle.

 

Volevo un’emozione, non una meta

Lo star a galla un pelo sopra l’infinito,

essere mozzo o capitano ardito

la mano di scorza, il cuore di seta.

 

Magari un giro per tornare a sera

Diventar Ulisse o restar Nessuno,

sgranar i miei dubbi, ad uno ad uno

cercar retate d’oro o peste nera.

 

Covavo un urlo nella finta pace

Dentro il silenzio il fragore del tuono,

mi mancava del cuore il suono,

il vagito del bambino che ora tace.

 

Che superbi i canti delle sirene

Fra spettri di meduse a fil di mare!

E il saluto dei delfini alle lampare

Mentre il sole sgualciva le gomene…

 

E ho ammiccato alle tinte artificiali

Ma all’indaco ho scelto il cremisi,

ho affogato sogni, schiuso sorrisi

dubitando dei credo occidentali.

 

Ho assaggiato tempeste amare

Le ho addolcite d’una sana ironia,

ne resta adesso una vaga nostalgia

simulacro e forza nel mio navigare.

 

Ed ora ignoro i nodi del destino:

sarà approdo o dialogo con Dio,

Apocalisse o requiem dell’Addio?

La luna è lì, curiosa fa capolino.

Flavio Provini (Milano)

Premio Letterario Nazionale
MARIA MADDALENA MORELLI
"Corilla Olimpica"
- Città di Pistoia -

II Edizione
2018

Categoria D

Terzo Premio

 

Le Parole che non ho

Ho cercato

In questo fitto canneto

Di emozioni sovrapposte,

ho percorso

infinite strade bianche

a contare i sobbalzi

arrivati nel cuore,

ho dato voce

a chi se n’è andato

incontrandomi un giorno

senza passare invano

perché dentro questa penna

nessuno muore davvero,

ho tirato su il secchio

dal profondo di un pozzo

di acqua sporca

a volte non ritrovo

il me stesso voluto

nel tacito disaccordo

delle ombre ridondati

ma basta un sorriso

e il tramonto di questa stagione

per donarti finanche

le parole che non ho…

Maurizio Bacconi (Castel del Piano - GR)

Premio Letterario Nazionale
MARIA MADDALENA MORELLI
"Corilla Olimpica"
- Città di Pistoia -

I Edizione
2017

Categoria A

Primo Premio Assoluto

 

Il Sole e la Morte

 

La grande candela s'innalza.

Uomini

piccoli puntini

sul grande specchio del tempo.

 

Una volta

quando il mare toccava il cielo

un mostro di luce cadeva sui monti, 

l'unica via di un canto di vita.

Stranezze, diversità

diventano nient'altro

che nuvole affollate nella mente del pensiero,

una sensazione di caldo

incessante.

 

Il mondo continua a girare

e noi 

ci facciamo sempre più piccoli

per arrivare ad una fine,

una fine inevitabile.

 

La morte ci risucchia,

niente ferma la natura,

sempre ci sarà un domani

per vivere di nuovo,

Gabriel Tagliabue (Seregno - MB)

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