Premio "F. Petrarca" - Città di Arezzo
I Edizione 2016
Categoria "Adulti"
III Premio
L'andare e il senso
Cambia colore l’andare,
mentre attraverso i giorni.
Il cuore instancabile aspetta,
il viaggi è sempre ritorno.
Di giorni in cui germogliano risposte,
di luci nordiche risplende il mio amore.
Così’ a lungo ti chiamo
Che anche nel sonno mi rispondi,
nuda, da darti in pasto il cuore.
Oggi o domani,
qui o altrove,
non ha cambi di stagione il mio desiderio.
Fantastico errore divino,
sognato, inestricabile annodarsi di carne
ci eleva ad infinito.
D’altro, poco so dirti.
Se gli adii sono la regola,
per noi, amore,
prego solo le eccezioni.
Maria Antonella Sozio (Venafro - IS)
Motivazione: La poesia declina un forte sentimento amoroso attraverso un andamento ritmico lento e ben pausato e immagini inconsuete, collocandolo su una linea temporale di infinito.
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Premio "F. Petrarca" - Città di Arezzo
I Edizione 2016
POESIE SEGNALATE
Categoria Adulti
"Se.." di Paola Carmignani (Altopascio - LU)
Motivazione: Testo linguisticamente raffinato dove con linguaggio evocativo si trasmette con apprezzabile efficacia il senso di un dissidio fra il desiderio e la realtà.
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Premio "F. Petrarca" - Città di Arezzo
I Edizione 2016
Categoria "Ragazzi"
I Premio
Buio
Buio,
Buio assoluto
Che prende il posto
Della brillante luce
Arancione del tramonto.
Buio assoluto
Screziato del candido bianco
Di impalpabili nuvole.
Buio assoluto
Che alimenta incubi e paure
Nella mente dei bambini.
Buio assoluto costellato
Da piccoli lumi
Che ardono luminosi
Nel blu profondo del cielo.
Buio assoluto
Trafitto dal bianco perla
Della sovrana delle ombre.
Buio assoluto e luna di perla
Che custodiscono milioni di
Sogni.
E di segreti.
Elisa Matteucci (Arezzo)
Motivazione: Breve Poesia di carattere essenzialmente descrittivo, di notevole suggestione evocativa: il buio della notte come custode di sogni e segreti
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Premio "F. Petrarca" - Città di Arezzo
I Edizione 2016
Categoria "Ragazzi"
II Premio
Il canto della natura
Cessò la pioggia infausta,
e giunse finalmente il sole;
di questa giornata esausta
non so parlar a parole.
Ma non bastano questi raggi
Che d’oro tingono le fronte
Di abeti e di faggi
A descriver le gioie profonde
d’un cuore che si accende
alla vista di tanto spettacolo?
Non basta il sole che fende
Per capir che il mondo è miracolo?
I prati ed i monti
S’adornano di colori sgargianti,
testimoni del più bello dei tramonti
con l’amor dei più teneri amanti.
Il vento le foglie ha travolto
In preda a violento furore,
ma ora la sua furia ha distolto
e culla le fronde con amore.
Il cielo si tinge di rosa:
le nubi viaggiano lente
e vanno, in questa sera meravigliosa,
di là dai confini della mente.
Il cuore di gioia esplode;
e il piede si posa su un soffice manto
di foglie cadute,
mentre s’ode
distinto dei passeri il canto
e delle mandrie il mansueto rumore
che giunge da valli lontane;
di letizia è invaso il cuore,
e di gaiezza e di gioia immane.
Leonardo Donà (Verona)
Motivazione: Una sorta di “Quiete dopo la tempesta” senza tuttavia le pessimistiche conclusioni leopardiane: sensazioni visive, uditive, tattili e un’esplosione di gioia e letizia
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Premio "F. Petrarca" - Città di Arezzo
I Edizione 2016
Categoria "Canzoniere"
III Premio
L'arcobaleno
Ho steso le mie ali,
dritte al cielo,
sono l’arcobaleno.
Ogni colore mi appartiene,
ma tutti me li prendono.
Ognuno mostra ciò che è,
bravo com’è,
ma ora io ci sono
viene fuori l’arcobaleno che è in me.
Maria Cirillo (Arezzo)
Motivazione
Breve, ma intenso componimento, fortemente evocativo anche per l’efficace scelta dei singoli termini. Il poeta descrive il fatto naturale con sereno entusiasmo e nell’ultimo verso, inaspettatamente, vi si identifica.
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