Premio di Poesia

“FRANCESCO PETRARCA”
- Città di Arezzo -

VII Edizione 2023

La giuria, costituita da:
 
PRESIDENTE:
Claudio Santori - giornalista pubblicista, storico e Dirigente Scolastico a riposo
 
GIURATI:
Patrizia Fazzi - docente di lettere a riposo e poetessa
Vito Cozzi Lepri - regista teatrale professionista e Dirigente Scolastico a riposo
Sergio Castrucci - scrittore, saggista e poeta; collaboratore fisso alla Lettura della Domenica per La Nazione
Maria Pia Nannini - Docente di Lettere Italiane e Latine nel Liceo scientifico “F. Redi”
 
ha selezionato, quali meritevoli di premio, le seguenti liriche:
 
CATEGORIA "Piccoli Poeti":
NESSUN PREMIO
NESSUNA SEGNALAZIONE
 
CATEGORIA "Canzoniere":
NESSUN PREMIO
NESSUNA SEGNALAZIONE
 
CATEGORIA "Ragazzi":
1° Premio = “Notturna” di Gonfiantini Sofia (Empoli – FI)
2° Premio = “Gallipoli” di Francesco Marra (Galatina - LE)
3° Premio = “Musa, la tua lontananza mi strugge” di Francesca Maria Malagodi Becci (Savona)
 
CATEGORIA "Adulti":
1° Premio = “Quest'urlo che uccide la notte” di Lucia Lo Bianco (Palermo)
2° Premio = “L'Azzurro dei tuoi occhi” di Maria Colombo (Bovisio Masciago - MB)
3° Premio = “Bufera sul mare” di Alessandro Agostini (Serravalle Pistoiese – PT)
 
La giuria, inoltre, ha ritenuto di poter segnalare come particolarmente meritevoli le seguenti poesie:
"Planetarium" di Paolo Cattolico (Abbiategrasso - MI)
"Nido di rondini" di Gioacchino Di Bella (Salemi -TP) 
 
FOTOGRAFIE VII EDIZIONE
 
 

Premio Letterario Nazionale
"Francesco Petrarca"
- Città di Arezzo -

VII Edizione 2023

Categoria Adulti

Primo Premio

 

QUEST'URLO CHE UCCIDE LA NOTTE

(Dedicato ai morti di Crotone del 26 febbraio 2023

e a tutti i morti del mare)

Non è forse abbastanza per te

quest’ urlo che buca la notte,

queste mani vestite di acqua

che si scavano varchi nel sale?

Non è forse accecante il bagliore

e lo scontro di tinte rossastre

e le voci di toni infantili nel buio

mentre affonda la luce sul fondo?

È una spiaggia di vetri e cristalli

che si infrangono lungo la riva

quest’ andare furioso di barche

che vaganti si spezzano invano,

quasi soffio di svuotate parole

che si sciolgono nella corrente

sotto un cielo attonito e muto

che socchiude palpebre e ciglia.

È violenza nascosta e accecante

questa furia acuta del mare

che trascina le vesti e la pelle

tra le rocce assassine del male.

È un racconto ridotto a brandelli

che incatena sogni sconfitti

quest’ urlo che uccide la notte

sotto un lacero manto silente

di sipari strappati di stelle.

Lucia Lo Bianco (Palermo)

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Premio Letterario Nazionale
"Francesco Petrarca"
- Città di Arezzo -

VII Edizione 2023

Categoria Ragazzi

Terzo Premio

 

MUSA, LA TUA LONTANANZA MI STRUGGE

 

Musa mi manchi, sei così distante,

Non riesco a comporre senza mirarti,

La voce è sprecata nel non parlarti,

Senza di te, il silenzio è assordante.

 
È atroce l’attesa del tuo ritorno,

Come una ferita che non guarisce,

Sanguina, brucia, s’infetta e arrossisce

Dolorosa e presente, ogni giorno.

 

Ti cerco cogl’occhi ovunque io vada

Sperando in un incontro accidentale,

Ma sol scopro una desolata strada.

 

Soffocante è la tua mancanza attuale,

Torna, prima ch’il vuoto mi pervada

E la speranza, diventi surreale

Francesca Maria Malagodi Becci (Savona)

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Premio Letterario Nazionale
"Francesco Petrarca"
- Città di Arezzo -

VII Edizione 2023

Categoria Adulti

Secondo Premio

 

L'AZZURRO DEI TUOI OCCHI

 

Calò l’occhio nero della notte

tenebrosa ed insondabile,

si trascinava via l’azzurro dei tuoi occhi

spalancati sul tempo.

Nella nostra memoria i giorni felici,

gonfi di luce,

ci portavano gli spruzzi verdi dei campi,

l’odore di timo ed erbe aromatiche

seminati dai nonni

e noi fuggivamo come un lampo

 

sotto un cielo infuocato, cotti dal sole,

presso la fontanella dove si lavavano

i panni.

 

Seducente ed amica la giornata era piena

di grida, di giochi, di battibecchi innocenti,

di segreta complicità,

ma nulla sfuggiva alla tua comprensione.

 

Ora ripenso alla leggerezza di allora,

al fragore della corsa

e mi perdo in onde poderose che si infrangono

sulle coste del nostro peregrinare.

Avverto nel cuore un oceano misterioso

e vasto che ci ha nutriti

e che gelosamente mi fa compagnia

e mi parla di te.

Maria Colombo (Bovisio Masciago - MB)

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